Danzare i sogni
Prima di essere una visione cosciente, ogni paesaggio è una visione onirica. Solo i paesaggi già visti in sogno si osservano con passione estetica…il preambolo della bellezza naturale. L'unità di un paesaggio si offere come compimento di un sogno sognato…(G. Bachelard)
I Sogni sognati hanno contorni tangibili come la più elementare e tangibile realtà del corpo, ma sono anche confusi, allegorici, fantastici e divinatori; essi sviluppano traiettorie immaginali sui confini del mondo assumendo una posizione fondamentale per integrare le parti mancanti della nostra visione. Integrare le parti mancanti della nostra visione del mondo. Si rischia di perdere e nel contempo abitare il confine tra gli oggetti e il proprio corpo, tra l'interno e l'esterno.
Quando le linee nitide del ricordo si confondono, la vitalità riprende condensandosi in un profilo estetico. Il movimento dei colori non sono più necessariamente associati alla banalità degli accostamenti imitativi: il prato può essere verde, rosso, blu e dei mille altri colori. Il sogno ci fa assistere ad una TRASFIGURAZIONE perché attribuisce ad una realtà esterna qualcosa che proviene e abita il mondo interiore.
Il corpo in pericolo tra l'indifferenziato e il differenziato, tra la fusione e la separazione, tra la creazione e la distruzione si confonde con il mare e produce le nuove condizione necessarie alla cura e all'atto creativo. L'esperienza estetica del sogno come "una danza di atomi onirici".
Il corpo chiacchiera e la mente commenta. Maria Zambrano dice che il sognatore cessa «di essere persona per ritornare creatura». Il sogno si associa ad immagini, a fotogrammi danzanti, al segno sulla terra e ad una modalità di visione che dal vicinissimo si fa lontanissimo e poi ritorna vicino sino ad accecarci; il sogno immagina una danza tra immersione ed emersione come un pesce che gioca nel mare. Nella danza della notte, c'è una resa intenzionale: il corpo si arrende e traccia linee inafferrabili nell'aria. La terra diventa plasmabile, si modifica con il suono vibrante del movimento e prende le forme del possibile del nostro sogno. Inventiamo e ritroviamo una nuova lingua mitica e poetica, istintiva e legata alla natura, visionaria e colma di traiettorie per il futuro.