SAND PLAY THERAPY
UN METODO TERAPEUTICO ANALITICO
Il Gioco della Sabbia è un metodo terapeutico analitico che prende origine da Dora Kalff, che fu paziente di Carl Gustav Jung, e che a sua volta si ispirò al “Gioco del Mondo” della pediatra Margareta Lowenfeld. Il Gioco della Sabbia, un metodo molto diffuso in Svizzera, Inghilterra, Stati Uniti e Giappone, ha avuto anche in Italia una buona diffusione attraverso analisti junghiani. Permette di curare molte situazioni psicopatologiche e sviluppare importanti parti della personalità all’interno di uno spazio libero e protetto, ordinatore simbolico di nuove traiettorie e possibilità. A disposizione del paziente vi sono numerosissimi oggetti in miniatura che sollecitano la sua attenzione, la sua curiosità, le sue dinamiche interiori, attivandole in direzione di movimenti inediti. Gli aspetti intercorporei, intersoggettivi, spaziali e musicali (il silenzio), sono tra le principali dinamiche attive durante questo processo terapeutico che sa emozionare dove le parole mancano o sono interrotte e dimenticate. La mia passione per questo metodo è una passione nata attraverso l’amore per l’arte e gli aspetti creativi di ogni essere umano. La mia conoscenza di alcuni strumenti musicali mi consente di seguire e riconoscere il ritmo, la melodia e l’armonia di ogni quadro di sabbia che accompagnano le immagini simboliche emergenti. Sono membro ordinario LAI (Laboratorio Analitico delle Immagini) e ho dedicato a questo metodo il mio ultimo libro: Scenari interiori, il Gioco della Sabbia tra psicosi e creatività.